martedì 2 dicembre 2008

Ho le idee confuse...

Giulia

Da un po’ di tempo cerco di prendere la macchina il meno possibile. Uno di motivi è che voglio diminuire la mia “impronta ecologica” (così almeno mi hanno insegnato), la seconda ragione è che in auto ormai sembra di vivere nella giungla dove prevale la legge del più forte e dove ricevere insulti, anche quando hai ragione, è diventata pratica quotidiana.
E allora vado in autobus o a piedi. Così mi capita di ascoltare i discorsi della gente.
L’altro giorno è stata la volta di due conducenti di pullman. Il giorno dopo ci sarebbe stato uno sciopero ed uno cercava di convincere l’altro a farlo. Ne è seguita una discussione molto accesa e soprattutto quello che non lo voleva fare si è molto scaldato fino ad usare veri e propri insulti nei confronti dell’altro che stranamente si manteneva calmo.
Poi la frase finale mi ha lasciato basita: “Diciamolo pure, da quanto sono nati i partiti di sinistra non c’è stata più democrazia!”.
Le mie coordinate storiche a questo punto hanno cominciato a vacillare.
Ma prima non c’era il fascismo? Non è dopo il fascismo che è nata una vera e propria repubblica democratica? Forse, a questo punto, ho le idee confuse io …

8 commenti:

Barbara Cerquetti ha detto...

Cara Giulia, non so a cosa si riferisse l'autista che hai ascoltato, però posso riferirti qualche racconto che mi ha fatto mio padre, ormai pensionato, ma all'epoca operaio delle ferrovie.
Tutte le volte che c'era un governo più di destra il sindacato aizzava gli operai allo sciopero, e a chi si rifiutava veniva riservata la morte sociale in fabbrica (congiure del silenzio e peggio ancora), quando il governo era di sinistra il sindacato si prodigava in tutti i modi per sedare i malcontenti (che pure c'erano!!) con frasi del tipo "ma adesso sono su i compagni, non poassiamo mica intralciarli...".

Per carità, saranno storie di altri tempi, con gli ideali c'entrano poco, ma tutta questa democrazia non ce la vedo...

Dario ha detto...

Ciao Barbara, ho letto con attenzione ma proprio non riesco a trovare i contorni storici dei tuoi ricordi (governi di sinistra? In Italia?), mi ritornano alla mente invece gli innumerevoli licenziamenti che colpivano (colpiscono?)gli "agitatori" (ricordi Vittorio Valletta? Conosci Dante De Angelis?)

Barbara Cerquetti ha detto...

Io non conosco niente, riporto solo i racconti che mi faceva il mio babbo, che di sicuro non è un uomo di destra né uno di quelli che parla tanto per dire il contrario di quello che dice l'avversario.

La gente ostracizzata se contraria agli scioperi da quello che ho capito c'è sempre stata, ma nello specifico credo che il suo racconto si riferisse alla fine degli anni sessanta e inizio dei settanta.
I "governi di sinistra" l'ho detto io per semplificazione, per non stare a farla tanto lunga, comunque credo che si riferisse al periodo del ribaltone di D'Alema, poco prima cioè che andasse in pensione.
Poi, se non ci volete credere, fate come vi pare.

Giuliano ha detto...

Beh, il PCI nasce con Gramsci nel 1921, se è a questo che ci si riferisce. Dopodiché, Gramsci viene messo in galera e il PCI viene dichiarato sciolto dai fascisti.
Prima c'erano Turati, e gli altri socialisti dell'800.
Ma non credo che sia il caso di fare discorsi seri, quelli che se ne escono con quelle battute la storia d'Italia l'hanno imparata dai Fede e dai Feltri.

Quanto al discorso di Barbara, nelle Marche hanno avuto spesso governi di sinistra, come in Emilia e in Toscana. A livello regionale il PCI ha governato spesso, e anche bene.
Al governo a Roma il PCI non c'è mai stato, tranne la parentesi del primissimo dopoguerra, la Costituente.

Quanto ai sindacalisti, a me dispiace sempre molto quando si parla male della CGIL, ma teste di rapa ce ne sono state ovunque e ce ne sono ancora.
E' però vero che è molto facile strumentalizzare gli scioperi, da destra sono molto contenti se si protesta contro un governo di sinistra, e di queste cose bisogna tener conto.

Anonimo ha detto...

Ho suscitato una discussione che andava al di là del mio post, ma ne sono contenta perchè è segno che dovremmo riparlare senza tabù di certi problemi.
Io, però, volevo sottolineare il fatto che si dicesse che prima che nascessero i paritti di sinistra c'era la democrazia... ed era chiaro nel contesto come si riferisse ai discorsi di Berlusconi pari pari...
Su tutto il resto che è stato detto qui ci sarebbe da dizquisire a lungo e con calma. Il mio post non aveva questa pretesa.
Saluti cari a tutti, Giulia

Solimano ha detto...

Utilizzare lo spadone per me è del tutto sbagliato, specie sul passato, in cui occorrerebbe sfogliare il carciofo foglia per foglia, ed ogni foglia ha la sua spina individua. E ne verrebbe un post chilometrico quindi illeggibile. Faccio solo l'esempio delle Ferrovie, che conosco bene. C'era serietà nel sindacato, ma quello che dice Barbara è vero, e Germi lo racconta bene nel Ferroviere, ci furono polemiche vivacissime. Pro e contro, naturalmente. I problemi furono due, entrambi gravi: la nascita dei sindacati coporativi (sull'esempio nefasto dei piloti dell'Alitalia) e un altro di cui non si parla, tutti zitti e boni: essere in certe posizioni nel sindacato vcoleva dire essere agevolati nella carriera all'inyermo delle Ferrovie, a casa mia questo si chiama conflitto di interesse, perché si può discutere di tutto, mantenendo però la rettificazione dei fini: i treni sono anzitutto per i viaggiatori, poi per i ferrovieri. Il che vale, naturalmente per tutti i settori. Ma essendo un empirista, mi trovo a disagio con santini e santoni tipici dei monoteisti e dei monoateisti. La verità non ce l'ho in tasca, la incontro per strada, sperando di riconoscerla, e dicendo spesso può darsi caso per caso.

saludos
Solimano

Dario ha detto...

Solimano il problema che tu richiami è assolutamente reale (te ne potrei parlare in prima persona da ex lavoratore delle poste) è pero vero che spesso siamo portati ad elevare il particolare a generale ed a dimenticare la storia dei molti a favore di quella privata. Tra i molti metterei centinaia di sindacalisti siciliani uccisi o costretti a lasciare il paese dopo l'arrivo degli alleati mafio-americani o i lavoratori fiat licenziati da Valletta perché di sinistra o ancora il macchinista De Angelis licenziato per aver denunciato i problemi legati alla sicurezza. Insomma nella stragrande maggioranza dei luoghi di lavoro non è certo il sindacato che ghettizza o esclude :-)

Giuliano ha detto...

Cara Giulia, caso mai il discorso di quel signore va capovolto.
Nel 1992 avevamo qualche speranza di migliorare (con Borrelli e la Boccassini), nel 1994 gli italiani decisero che la corruzione era una buona cosa e la misero al governo.