mercoledì 5 novembre 2008

Una donna alla Casa bianca

Roby

Vi ricordate di quel telefilm -Commander in chief- con Geena Davis presidentessa degli Stati Uniti? Uscito un paio di anni fa, dalla prima serata era passato presto alla seconda, per poi sparire, credo, senza un finale ben definito. La Davis mi sembrava bravina, ma evidentemente la storia non era parsa abbastanza credibile al pubblico, tanto al di là quanto al di qua dell'Atlantico.
Una donna a capo della prima potenza mondiale??? Suvvia, andiamo! Il fatto che il neoeletto 44° presidente USA sia un afroamericano non deve certo farci perdere il contatto con la realtà. Se vogliamo fare della fantascienza, buttiamoci pure sui vulcaniani dalle orecchie a punta di Star Trek, o sui teneri extraterrestri di Spielberg: ma una signora di mezza età, madre di famiglia ed affermata professionista, che si ritrova sulle spalle i destini del mondo... dài, ragazzi, non scherziamo: anche al sogno americano c'è un limite!!!

(però... avete guardato bene la foto del cast della serie? Fra i collaboratori di Mrs President c'è il sosia spiccicato di Obama! Soltanto un caso?)

6 commenti:

Solimano ha detto...

Roby. l'America è proprio un grande paese. Tu sottolinei l'espetto del genere, ma questa signora (chissà se si chiama veramente Geena Davis) ha avuto dei trascorsi che in un altro paese l'avrebbero socialmente emarginata. Beh d'accordo la libertà di costume, ma quando l'ho conosciuta usciva con un uomo travestito da donna! Poi scappò da casa con una sua amica, la cameriera Louise e ne combinò di tutti i colori, il meno fu il rapporto con un ladro belloccio, che adesso si fa chiamare Brad Pitt. Si tirarono dietro la polizia di due stati (tutto a spese del contribuente) e sembrava che la faccenda finisse male, con un incidente d'auto nel Gran Canyon, ci rimasi un po' male. Ma evidentemente ha sette vite, quattro anni dopo riapparve: si era dedicata alla pirateria nei Caraibi e per non farsi riconoscere, si faceva chiamare Morgan Adams -c'è pure il risvolto della ambiguità sessuale. Fu allora (me l'ha detto Frak Langella, un mio amico che ebbe a che fare con lei in quel periodo) che fece il colpo grosso, quello che attesta le sue capacità imprenditoriali: sette galeoni spagnoli carichi d'oro in fila uno dietro l'altro a Maracaibo. Così, tornò a farsi chiamare Geena Davis, e si finanziò la campagna elettorale che vinse contro Al Gore (vabbè che contro Al Gore avrei vinto anch'io). Ma adesso Obama, sì, è proprio lui, quello della fotografia, ne ha preso il posto ed è lui il Presidente di tutti gli americani. E la povera Geena che farà, adesso? Delle due l'una: o la mandano all'ONU e viene in Italia come ambasciatore presso il governo o presso il papa, fa l'istess, gli americani fanno sempre così, con i loro politici trombati.

saludos y besos
Solimano

Anonimo ha detto...

una serie "eccellente"che spiega tutte le pieghe di cio' che significa essere presidente degli Stati Uniti e chi sono i democratici e i repubblicani è "the west wing". Io ho cominciato a leggere fra le righe la politica americana solo dopo essermi sciroppata otto magnifiche stagioni di quella serie.Il presidente era un uomo ma non dispero, arriverà il nostro turno magari nei modi spiegati da Dario nel post "a margine".
Un saluto

mazapegul ha detto...

Io tifavo per Hillary, che quasi ce l'aveva fatta. Anche Obama mi piace e sono contento che abbia vinto. Tutto, tranne i bushani!

Giuliano ha detto...

Solimano, ti sei forse perso il capitolo dove Geena flirta con degli alieni? ("Le ragazze della Terra sono facili") Non dirmelo che non ci credo.

Solimano ha detto...

Giuliano, conoscevo la faccenda degli alieni, ma Geena Davis, adesso che Obama le ha fregato la presidenza, è capace di querelare a destra e a manca. Mi tocca stare schiso. L'ex-presidente Geena Davis è diversa dalla sua amica Thelma, che amo non tanto, solo alla follia.

saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

Come non amare alla follia la mitica Janet del Rocky Horror...perché la vera rivoluzione, diciamolo, sarebbe stato un Presidente che canti toucha toucha toucha touch me, I wanna be dirty, altroché graziare stolidi tacchini.
Ciao :-)
P.S
Mi riferisco all'ultimo commento di Solimano, sul post ho poco da dire, non conosco quella serie...