sabato 22 novembre 2008

San Martino

Pasquale





Roma, 11 novembre 2008

5 commenti:

Fulmini ha detto...

Non si possono scattare foto all’interno della Feltrinelli Argentina di Roma. Lo so, eppure scatto, quando il mondo di dentro e il mondo di fuori si riconoscono e s’abbracciano.

Primo pomeriggio dell’estate di San Martino, aspetto Carlo per offrirgli un ‘caffè delle tre C’ (Caldo Comodo Chiacchierato). Seduto, sfoglio attentamente ‘Sinistrati’ di Edmondo Berselli, per decidere se comprarlo. Incipit: “Dopo che ci è arrivato addosso il tram, in quel fatale e crudelissimo mese d’aprile...” Qualcosa m’interrompe e mi sospinge all’explicit: “Sinistri si nasce. E anch’io, modestamente, lo nacqui.” Lo chiudo lentamente, forse per sempre. No, lo riapro nel mezzo, a caso: “E se il dialogo con Berlusconi fosse stato una supercazzola storica?” L’ottimismo della volontà mi costringe ad un’ultimo tentativo: “...l’ejaculatio praecox e l’assenza sbrigativa di preliminari che penalizzava gravemente le compagne clitoridee...” Basta, la fatuità sgraziata, la spiritosaggine irridente, oltre un certo limite non le sopporto, alzo, disperato, gli occhi al cielo ma il movimento non si compie tutto intero, mi commuove, di là dalla vetrata che ritaglia il largo marciapiede, la postura d’una giovane astante, concentrata, elastica, afferro la digitale, inquadro, sistemo al volo i colori e le proporzioni, aspetto uno-due-tre-quattro, ecco, ora campeggia sul blu di un’auto e la sua ombra, scatto. Imperfetta – mi dico - entrando da sinistra forse l’ha sporcata un giovane passante. Poi a casa, quando trasferisco la foto sul computer e l’osservo trepidante, constato sorridendo che il giovane si è tenuto alla giusta distanza.

Giuliano ha detto...

Anzi, il giovinotto (insieme all'automobile) dà movimento alla foto. E' il bello delle foto prese "al volo" - che può anche essere il brutto, dipende: stavolta è andata molto bene.
Quanto a Berselli, io non lo farei mai lavorare in un giornale: su queste cose sono drastico, lo trovo molto fatuo e senza stile, pronto per Striscia la notizia.

Solimano ha detto...

Quella delle compagne clitoridee però mi sembra un'accusa grave, meritevole di querela. Non vorrei essere nei panni di Berselli in tribunale, perché, le compagne saranno (forse, a me non risulta) solo clitoridee, ma le compagne menano, e di brutto, è peggio che chiamarle crumire.
Ma forse Berselli ha solo estrapolato una sua sfortunata esperienza: la compagna aveva il marito già per le scale, ed occorreva sbrigarsi.
Però, Pasquale, secondo me non la racconti giusta: quel giovane entrato nella foto era un tuo sherpa, a cui come compenso hai regalato il libro di Berselli, perché ogni buona azione non rimane mai impunita.
Povero giovine, che adesso si sogna le clitoridee frettolose di notte, peggio dell'enuresi infantile e delle polluzioni dell'adolescenza.

grazie Pasquale e saludos
Solimano

Fulmini ha detto...

@ Giuliano

Giusto: sono l'auto e il giovane (e la seconda auto che fa capoccetta in alto a sinistra) che conturbano l'immagine.

Quanto alle foto, le faccio sempre al volo (da fermo tanto vale disegnare, dipingere, scolpire - arti terricole).

Fulmini ha detto...

@ Solimano

Un segreto fra noi due? Quel giovane c'est moi.