mercoledì 5 novembre 2008

“Quelli là”

Giuliano

“Roma taglia i fondi per le strade lombarde”, grida a tutta pagina il quotidiano locale. E’ inutile anche piegarlo a metà, il titolone si vede lo stesso. D’altronde, che si scontrino Stato e Regioni non è mica una novità, e in futuro sarà ancora peggio: perché col federalismo ogni Regione dovrà trovare le risorse da sola. Forse il federalismo non è stato spiegato mica tanto bene, né al popolo né ai giornalisti.
Quello che mi stupisce – dirò di più: che mi stronca – è che quando si parla di “Roma”, nel sentire comune qui al Nord, si intenda sempre qualcun altro. Sarà bene ricordare che cos’è “Roma”: Silvio Berlusconi, milanese; Umberto Bossi, di Gemonio; Roberto Maroni, varesino; Giulio Tremonti, di Sondrio; Roberto Calderoli, bergamasco; la signora Gelmini, bresciana... E non si tratta mica di personaggi marginali. Premier, Economia, Interni, Scuola, Riforme: tutti lombardissimi.
Eppure, se andate in giro a parlare con la gente, “quelli là” sono sempre gli altri, che so, Veltroni, Rutelli, D’Alema, Di Pietro: tutta gente che, con rispetto parlando, oggi giorno non conta un fico secco e non gestisce un bel niente. “Roma” è tutta lombarda, e anche Milano è tutta lombarda. E dunque? Ma, non so più cosa dire. E neanche un sociologo-tuttologo che mi venga un soccorso, quando ce n’è davvero bisogno non ne trovi mai uno.


8 commenti:

Mauro ha detto...

Ohibò... vengo scosso or ora da una folgorazione: oggi come oggi, il partito politico italiano più vecchio, almeno tra quelli che contino qualcosa, è la Lega Nord... tutto ciò non mi rincuora affatto.

Anonimo ha detto...

E poi dicono anche "Roma ladrona"... E' il solito capro espiatorio, ma dovremmo guardare di più, come dici tu, verso Milano e i suoi dintorni, Ciao. Giulia

Giuliano ha detto...

Io sono lombardo, sia ben chiaro: con un pedigree di padanità (vera) che posso far risalire indietro di secoli, con tanto di documentazione.
E' per questo che me la prendo: al Governo non sono andati i lombardi operosi, ma i fanigottoni, i fanfaroni, i corrotti, e i collusi. (corrotti e collusi si può dire senza remore, ci sono delle sentenze passate in giudicato).

Roby ha detto...

"Fanigottoni" ha un suono apparentemente giocoso e pacioccone: ma temo che il significato sia tutt'altro che buffo...

Comunque, caro padanissimo Giuliano, non avevo mai considerato la cosa sotto questo aspetto. Interessante. Scoraggiante, ma degno di nota!

Baciottoni!

R.

Solimano ha detto...

Però va detta una cosa: me la ricordo la Lega degli inizi, quella che non la lasciavano entrare neppure nell'anticamera di Porta a Porta. Evidentemente toccava dei tasti che molti sentivano -e sentono- perché altrimenti avrebbe fatto la fine del Partito Umanista. Lo dico perché tutti siamo bravissimi a dire quanto sono brutti, quelli al governo (confermo, sono proprio brutti), ma guardiamo bene in casa nostra, ad esempio in rete. Le alternative generalmente praticate sono tre:

-scrivere in qualche sito ufficiale della politica, che non ci va quasi nessuno se non quattro gatti litigiosi e ambiziosetti
-imbrancarsi in una grillitudine, tutti in fila dietro a un personaggio noto che ne spara una grossa ogni giorno per alzare il volume
-in un blog solitario gridare alle mosche quanto sono brutti e perché, e le mosche assentono con le alucce e le zampine

Secondo me c'è una quarta alternativa. Fare della buona prepolitica in un gruppo neanche tanto vasto, e fare prepolitica perchè il nostro interesse centrale è lì, non come specchietto per le allodole per fare politica, che è il corollario, non il teorema. Ci stiamo provando qui, secondo me può andare bene, se ognuno fa la sua piccola grande parte. Personalmente non rischio niente, scrivo già in due blog ad alte visite, ma quando sono qui, opero qui come se queste Stanze fossero l'unica cosa importante. Demose da fa' oppure no, ma non scegliamo le mezze vie: meglio il vino, oppure l'acqua, il mezzo vino ed il vinello sono dei palliativi che fanno male allo stomaco.

grazie Giuliano e saludos
Solimano

Giuliano ha detto...

L'analisi di Solimano è perfetta e condivisibile. Anch'io avevo visto con favore gli inizi della Lega, e se ti ricordi avevo messo, nell'ultimo anno di Ulivo Selvatico, una vecchia intervista a Dario Fo: anche lui si aspettava cose buone. Ma era il 1992: poi l'immagine della Lega ha preso contorni precisi, e nessuna persona di buon senso voterebbe per persone così. Al massimo, a uno come il Bossi gli offrirei un bianchino al bar (o un rosso, o un campari), e ci farei quattro chiacchiere insieme parlando di calcio.

Anonimo ha detto...

Qui a Trieste siamo sempre dei precursori, nelle stupidaggini: La Lista per Trieste, ve la ricordate?
Era una Lega in pectore...ed è scomparsa, speriamo bene...
Ciao!

Giuliano ha detto...

Glossario: "fanigottoni" si traduce perfettamente con "fannulloni".