sabato 22 novembre 2008

Pari opportunità ed impari lotta

Roby
















Ieri sera alle Invasioni barbariche di Daria Bignardi era ospite Mara Carfagna, ministro delle Pari opportunità. Come tale, si presupponeva che dovesse -appunto- offrire alla conduttrice l'opportunità di intervistarla: invece, per quasi tutto il tempo, l'ha sovrastata con la voce, con l'atteggiamento, con gli occhi sgranati che dardeggiavano fiamme. Ci avete fatto caso, agli occhi della Carfagna? Sembrano uscir fuori dalle orbite, tanto li tiene spalancati! O forse sono le orbite stesse che si sono ritirate, prosciugate, rinsecchite come tutto il resto di lei, da qualche anno a questa parte: cioè da quando, entrando in politica, ha pensato fosse inappropriato mantenere le morbide forme di un tempo, accentuando invece ogni spigolosità del suo essere, dentro e fuori.
Ma lasciamo stare queste banali considerazioni da Radio Serva, indegne di gente intellettualmente elevata qual noi siamo, e passiamo invece a soppesare alcune dichiarazioni del/la ministro/a:

"E' vero, ho un'esperienza parlamentare di soli due anni, e allora? Quella di Obama, in fondo, è appena un po' di più!"
Bel paragone! Davvero azzeccato!!! Un capolavoro.

"Le tre reti Mediaset e il conflitto d'interessi? Guardi, Berlusconi può fare quello che gli pare!"
Toh: nessuno se n'era ancora accorto...

"L'umiltà è un grande dono, ed io questo dono posso dire di averlo"
Scusi, ma se si autodefinisce tale, che razza di umile è???

Con campionesse di tale calibro, la lotta è davvero dura, ed il confronto politico diventa un arrembaggio da pirati dei Caraibi: luogo, fra l'altro, dove l'altra Mara, quella dei calendari artistici, doveva trovarsi benino, tra palme, tanga e trasparenze...
Bene: ora, nel pieno delle mie funzioni istituzionali di moglie e madre esemplare, vado a riscaldare il minestrone. Voi intanto meditate, gente: meditate.

13 commenti:

Giuliano ha detto...

Cara Roby, Mara Carfagna è entrata in politica? Ma davvero? Ma quando?
(uno scenario da incubo: Mara Carfagna e Antonio Cassano si mettono insieme e fanno tanti figli uguali a loro)
(mi è venuto in mente a me, e adesso ve lo beccate anche voi, mica mi dovrò soffrire gli incubi da solo!!)

Dario ha detto...

Nessun incubo: aumenteranno forse le possibilità di avere in futuro un onesto calendario da smanettamenti e un calciatore che sappia sfruttare il dono che la natura gli ha messo nelle gambe (e non tra) :-)

Solimano ha detto...

Non è la Carfagna il problema, tanto, se non ci fosse lei ce ne sarebba un'altra (la fila è lunga perlomeno da Roma fino a Viterbo), è che prendono sul serio Daria Bignardi, la invitano di qua e di là, ne ascoltano l'autorevole parere (cosa ne penserà, la Daria?), lei, che l'ho vista gestire il cosiddetto confessionale del Grande Fratello, facendo le domandine un po' più puntute però.
Veltroni sarà lì che si preoccupa e dirà al suo staff: "Qui occorre dare una risposta decisa, così facciamo vedere che ci siamo anche noi. Chi mandiamo dalla Daria: la Melandri o la Binetti?"
Tutta da ridere, non c'è da piangere, guardatevi un bel film piuttosto, che le edicole sono piene di DVD ad ottimo prezzo, e so che a Milano li vendono anche usati: si trovano ottimi Bergman o Wilder a tre euro, checcefrega della Daria?

saludos
Solimano

mazapegul ha detto...

Solimano, dove si trovano i DVD usati a Milano? Devo fare un salto per Natale, e ne approfitto per aggiornare la videoteca.

Roby, il Potere (P maiuscola) è quello lì: metti una Carfagna qualsiasi a fare il ministro e nessuno ti può dire niente, il tuo consenso non viene toccato. Metti il tuo medico a fare il sindaco di Catania, il comune va in fallimento e tu ripiani il buco coi soldi del contribuenti, e ancora nessuno ti può venire a dire niente. Con la differenza che il primo caso è buono per uno svolazzo pettegolo degli storici futuri, il secondo sono i nostri soldi che bruciano allegramente.

Giuliano ha detto...

Tentativo di elenco:
1) Gabriella Carlucci
2) Elisabetta Gardini
3) Mara Carfagna.
Chi sarà la prossima? Magari la sceglierà Piersilvio.
Notare che sono tutte in Parlamento, le manteniamo noi e hanno già la pensione assicurata: come direbbe il ministro Brunetta, sono delle privilegiate - non hanno i contributi sufficienti ma dovremo mantenerle noi fino a novant'anni. (è la risposta che Brunetta diede in tv a una cinquantacinquenne che aveva la pensione minima).

(Qualcuno di voi si è perso l'uscita polemica della Carlucci sulla nomina e la competenza dei fisici nucleari al CNR? Faccio una copia e ve la mando) (notoriamente, Gabriella Carlucci si è sempre occupata di fisica nucleare)

mazapegul ha detto...

Giuliano, quella della Carlucci contro il nominando presidente del CNR è una delle pagine più buie dei rapporti tra politica e scienza nella storia repubblicana. Un cumulo di falsità, malevolenza, autolesionismo (nello sminuire il contributo dell'Italia alla ricerca mondiale), pettegolezzo... Si coglie benissimo dietro l'improvvida interrogazione parlamentare la manina di un fisico schierato e malevolo (e invidioso?), meno bravo, ma più ammanicato coi politici e con miglior entrature nei media.
Del resto, l'Italia di Berlusconi è quella che si fece sfuggire il Nobel per la fisica Rubbia.

Solimano ha detto...

Màz, i DVD usati a tre euro si trovano alla Fiera di Sinigaglia di Milano che tu sai cos'è. L'ho saputo da un amico che fa il meccanico a Buenos Aires, pensa un po' la potenza della rete!

saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

A dire il vero ho pensato che fosse sotto anfetamine. La povera era sotto le grinfie della Bignarda che se ci si fosse messa con tutta la sua flamma l'avrebbe potuta fare a fettine sottili sottili quanto un carpaccio fatto bene. La Carfagnana lo sapeva benissimo ed è stata tutto il tempo sulla difensiva sui suoi chilometrici tacchi a spillo. Ha imparato dalla Santissimanchè che li porta tre centimetri più alti, ma questa è questione di esperienza. La Bignarda ha avuto pietà di lei. Peccato, io avrei voluto vedere scorrere fiumi di sangue. Come al colosseo. Che queste, messe così, mi fanno nascere i bassi istinti, soprattutto perchè le anfetamine a questa gliele pago anche io. Mica ne sono contenta. Manco un po'.
Nemmeno con 8 mesi di lampada, la nostra potrebbe vagamente sperare di arrivare allo spessore politico del nuovo presidente degli U.S. La cosa terrificante è che sono certa non se ne renda conto.

mazapegul ha detto...

Però, diciamocelo, c'è anche dell'acrimonia perchè la Carfagna è una donna. Mi pare più grave il caso di un grosso nulla come Bondi, che in FI ha ricoperto posizioni di responsabilità e che ora, forte solo delle sue -sic- poesie, governa la Cultura.

Anonimo ha detto...

Maz non parlarmi di Bondi! Una mia amica, che reputo anche intelligente, compra Vanity per le "le poesie" del Bondi. Ride. Lei. Io invece per lo stesso motivo, ho smesso. Io sarò rigida, ma questi non sanno nemmeno in che pagina del vocabolario stanno le parole rigore e competenza. Ci governano, scusate se è poco. Non ne faccio quindi una questione sessista. Quella lì, come molti, mangia pane a tradimento. Al rogo.

Giuliano ha detto...

Mazapegul ha molte ragioni, ma a me è venuta fuori irresistibile una delle vecchie barzellette di Bramieri, quella del custode della piscina e del bagnante.
Custode: Ma cosa fa, ma è matto? Non lo sa che è vietato fare pipì in piscina?
Bagnante: Eh, ma lo fanno tutti.
Custode: Sì, ma non dal trampolino!

Solimano ha detto...

Màz, con la storia dell'acrimonia hai talmente ragione che mi viene di darti torto.
La Carfagna, nell'intervista con la Bignarda, ha detto che preferisce Boldi a Moretti, per cui Nanni Moretti aggiornerà il suo famoso "Ve lo meritate Alberto Sordi" con un "Ve lo meritate Massimo Boldi". Il peggio non è mai morto.
Poi la Carfagna ha detto che lei è per "Dio, patria e famiglia". Una dichiarazione veramente consolante, perché per me, politeista selettivo e fan delle Dee Afrodite e Parvati, che ci sia un Dio gnoccologico o gnoccolatrico come quello che evidentemente auspica la calendarizzata Carfagna, fa solo piacere: lo inserirò nel Pantheon, questo dio novello, anche se, personalmente, gli occhi della Carfagna mi fanno venir voglia di farmi monaco in un ordine sessualmente molto rigoroso.
Riguardo a Bondi avete tutti torto, torto marcio. Quando il PCI (o PDS) lo lasciò a piedi, per guadagnarsi il pane andava per case a vendere enciclopedie, e ogni tanto pure li sfogliava, 'sti libercoloni che gli davano il pane. E si è così costruito uno zoccolo culturale duro, durissimo. Per le poesie, vabbè, ma sono poesie di un avveduto innamorato: Berlusconi gli ha assicurato non solo il pane, ma il companatico.
Bondi è come Fausto Coppi: un uomo solo al comando, l'ignorantaggine ha staccato tutti sul Galibier.

saludos
Solimano

Giuliano ha detto...

E a questi qui di "Dio Patria e Famiglia" mai uno che gli chieda: "Scusi, ma chi c'era alla guida della Patria l'8 settemnbre 1943?".
C'era proprio Lui, il loro ideale: e da vent'anni, e senza nessuno che potesse mettergli i bastoni tra le ruote durante quei vent'anni. Ma guai a dirlo, che si offendono.