Massimo
"Negli USA, fa il mio amico americano, votiamo poco, intorno al 25%".
Perché?
"Per poca cultura e tanti debiti. Se sei immerso nella sopravvivenza, tutto il resto ti sembra insignificante. Occorre un'istruzione medio-alta per capire tutta la catena di cause ed effetti che legano un presidente alle tue rate mensili. E pochi ce l'hanno"
E Obama?
"Lui ha fatto capire a parecchie persone che si può vivere meglio se c'è un presidente che provoca un cambiamento"
Vincerà?
"Dipende da quanti hanno capito il valore del loro voto, perché per anni è stato svalutato. Obama di questo si è occupato in tutta la sua campagna. Ha guardato dritto negli occhi gli indebitati senza protezione sanitaria e ha detto: io da solo non posso aiutarti, ma se mi voti possiamo vivere meglio tutti. Non solo i ricchi".
E ci riuscirà?
"In Italia ho imparato ad essere superstizioso... anche perché Mc Cain mostra le sue cicatrici di guerra come segno d'identità americana. E l'America è piena di uomini e donne rovinate dalle guerre, che si riconoscono nelle sue menomazioni".
Come passerai la notte del voto?
"Sveglio come un coyote, attaccato alla CNN e con una scorta di birre in frigo... "
sabato 1 novembre 2008
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4 commenti:
Speriamo bene
Mi associo. A parte la birra, che non mi piace. Fa lo stesso la spremuta di arance rosse senza zucchero della Conad?
Bye
Roby
Mi è piaciuto molto questo post per più motivi.Intanto si è respirato il ritmo oltreoceano, gli americani quelli delle metropoli io li vedo così: dei milanesi che vestono come cawboys facendo finta che gli piacciono Armani e Dior. Poi c'è tutto il pathos della battaglia all'ultimo voto che come abbiamo letto non ha nulla a che vedere con le percentuali di votanti di noi vecchi europei. Poi in poche righe è descritta l'America vera: molta miseria, molta ignoranza, assistenza sociale inesistente, potere ai pochi, amore spasmdico verso la bandiera e all'orgoglio nazionale.
Speriamo che qualcosa possa cambiare intanto in America e poi penseremo anche a casa nostra, che ne abbiamo bisogno assai.
Io invece andrò a dormire tranquillo, anche perché finché non lo vedo non ci credo.
Comunque ha ragione De Benedetti quando dice che il presidente USA dovremmo poterlo votare anche noi.
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