martedì 14 ottobre 2008

Se l'arcivescovo di Costantinopoli....

Roby
.... si disarcivescovocostantinopolizzasse, a voi importerebbe qualcosa?
A me, francamente no, a meno che la disarcivescovocostantinopolizzazione non avesse qualcosa a che fare con la pedofilia.
Nelle locandine vicino alle edicole del centro ho letto, scritto a caratteri cubitali: «Il Papa ha deciso: Don Cantini - il noto parroco pedofilo della curia fiorentina- non sarà più prete. Starà chiuso in convento a pregare».
Accidenti, che punizione esemplare!!!! Ma non sarà un po' troppo, povero cristiano, in remissione dei due o tre peccatucci commessi in svariati anni di sacrosanta attività????
Spero, almeno, che gli sia concessa qualche passeggiatina nel giardino del monastero, da dove magari potrà gettare un'occhiatina sul parco-giochi dell'annesso asilo infantile...


5 commenti:

Solimano ha detto...

A parte il prete pedofilo fiorentino, che dire dei vescovi che per decenni, quando sapevano che c'erano casi del genere, spostavano semplicemente di parrocchia il prete? Così facevano, non solo in Italia, e negli Stati Uniti il papa ha chiesto scusa perché le sovvenzioni finanziarie alla Chiesa erano precipitate. Ma in Italia c'è l'otto per mille, perché chiedere scusa?
Finché non ci si accorgerà che è assurdo, semplicemente, che 300 maschi anziani e celibi (la CEI) pretendano di dettare legge in materia sessuale saremo sempre da capo. Dentro lo sanno, che le persone non li ascoltano, difatti stanno prendendo provvedimenti: hanno ottenuto che gli insegnanti di religione siano a tutti gli effetti impiegati dello stato, alla faccia di tutti i precari in attesa.

grazie Roby e saludos
Solimano

Massimo Marnetto ha detto...

Voglio il matrimonio per i preti e l'apertura del sacerdozio alle donne, fino alla carica di Papa.

Il mio rapporto con Dio è molto semplice: quando esco la mattina gli dico: Padre buono, fammi essere utile almeno a una persona".

Tutto il resto (novene, giubilei, rosari, patroni, miracoli, digiuni di magro...) m'intralcia.

Solimano ha detto...

Vedremo, ci credo poco che questi cambino, in Italia si sentono nella pancia della vacca. Uno cambia se è costretto, altrimenti ciccia. Un giovane prete, fratello di un mio amico, andò dal suo vescovo per dirgli che si era innamorato di una donna. Il vescovo si dimostrò comprensivo e spese tante parole per far capire che in certe situazioni è meglio salvare capra e cavoli. Il giovane prete rispose: "Io non voglio nascondermi". E il vescovo a quel punto gli disse che il giorno dopo si doveva togliere la tonaca. E così fu.
Nel girone degli ipocriti, quelli che hanno la cappa d'oro che dentro è di piombo, Dante mette quasi tutti preti e vescovi: è ancora esattamente così, perfino a livello pedofilia.

saludos
Solimano

Roby ha detto...

Io, battute e vignette a parte, sono qui a 52 anni suonati a chiedermi come ho potuto per così tanto tempo star dietro a feste comandate, cerimonie, confessioni, penitenze, timori di aver offeso l'Altissimo per aver mandato a quel paese l'amica rompiballe o per aver dato un bacio di troppo al fidanzato... Se penso a come ci sono stata male, a quanto mi sono fatta il sangue amaro e a quante notti insonni piene di sensi di colpa ho passato, vorrei tanto chiedere i danni morali al Vaticano. Ma si potrà????

Roby

Habanera ha detto...

Roby, sono stata anch'io così ma ne sono venuta fuori, radicalmente, quando avevo circa 24 anni. Avevo avuto la malaugurata idea di raccontare ad un confessore che avevo iniziato a prendere la pillola. Non potevo rischiare un'altra gravidanza prima di due anni (almeno) dal taglio cesareo, ed il mio ginecologo me l'aveva consigliata.
Apriti cielo!
Urlando come un forsennato il sant'uomo mi ha intimato di uscire immediatamente dal confessionale e addirittura dalla chiesa (sic!)
Neanche fossi stata un'appestata.
E' stato uno choc terribile che mi ha allontanata definitivamente, se non dalla religione, sicuramente dalla Chiesa.
H.