tag:blogger.com,1999:blog-7635096916247104697.post5347971408578195668..comments2023-12-25T01:44:54.533+01:00Comments on Stanze all'aria: L'amore idealeSolimanohttp://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-7635096916247104697.post-47642903602103657732009-02-24T17:10:00.000+01:002009-02-24T17:10:00.000+01:00Avere un ideale è una fregatura, occorre essere la...<B>Avere </B>un ideale è una fregatura, occorre <B>essere</B> la propria esperienza, perché l'amore va fatto, più che pensato. E il termometro è il riso: un amore solo sublimista (o solo sessualista, fa l'istess) è un amore in cui non si ride mai insieme. Ridere fra morosi è un segno di salute e di schiettezza: si può finalmente pensare ad alta voce. Diffido, di chi non sa ridere, o ride forzato, ma la nostra plurisecolare cultura lì porta: la Bibbia è un libro dove non esiste il riso, ci avete mai fatto caso? Migliaia e migliaia di pagine, mai uno che rida... brrrrr!<BR/>E non culliamoci nella nostalgia di amori farlocchi, facciamoci i conti, va fatto e non è mai troppo tardi. Magari tirando quattro belle sberle a se stessi, magari alla controparte. Dico sul serio: è un atto di buon volontariato. Quando direte secco e duro come veramente sono andate le cose e perché, sbarreranno gli occhi e non riusciranno a trovare argomenti: sentono, dentro, che avete deciso di non giocare più a quello sporco gioco e che non ci sono più alibi. <BR/>E basta chiamare <I>legami</I> i <I>rapporti</I>: i rapporti sono rapporti, non legami! Se uno si sente legato è difficile che rida...<BR/><BR/>saludos<BR/>SolimanoSolimanohttps://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7635096916247104697.post-82297167220290426312009-02-24T10:19:00.000+01:002009-02-24T10:19:00.000+01:00In effetti ciò che intendevo con questo post era s...In effetti ciò che intendevo con questo post era seminare il dubbio che avere un "ideale" di uomo, di amico, ecc. non è positivo e non per il fatto che la realtà si discosta sempre dalla perfezione dell'idealità ma perché a volte avere "ideali" non serve a nulla. Ci sarò riuscita?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7635096916247104697.post-73653993305978797152009-02-22T20:39:00.000+01:002009-02-22T20:39:00.000+01:00Io non ho imparato, neppure dopo decine di capocci...Io non ho imparato, neppure dopo decine di capocciate contro pali della luce, tronchi d'albero, muri (di gomma e non). Io sono incorreggibile, inguaribile. Io stasera sono davvero giù, per vari, complessi motivi che non sto qui ad elencarvi. E poi c'è 'sto càppero di rete che non mi funziona... Per fortuna in questo momento sono riuscita a connettermi, così vi leggo. E mi tiro un po' su. Ma quanto reggerà? 10, 12, 20 minuti? Eccheca****!!!!!!!!!<BR/><BR/>R.Robyhttps://www.blogger.com/profile/11979040841395849558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7635096916247104697.post-10194739229832894662009-02-22T19:51:00.000+01:002009-02-22T19:51:00.000+01:00In quanto a ricerca dell'uomo ideale sono stata un...In quanto a ricerca dell'uomo ideale sono stata un disastro e davvero sono ancora qui a ricercarne i motivi anche se adesso, grazie al cielo, in modo sereno e a volte anche autoironico. Un fallimento, insomma. <BR/>Non credo nell'uomo ideale oggi come oggi, anche se tardi.Anche se sono stata una "romanica persa" che si è avventurata in labirinti da cui non sapeva più come uscire. Credo che siano tante le componenti che si intrecciano che le teorie valgono veramente poco. Ognuno sbatte la testa come sa...e forse impara... Ma non è detto.<BR/>Un abbraccio,<BR/>GiuliaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7635096916247104697.post-2866843072593378992009-02-22T18:13:00.000+01:002009-02-22T18:13:00.000+01:00Grande risultato infatti. Bella riflessione Sabrin...Grande risultato infatti. Bella riflessione Sabrina che condivido con ansie e conflitti sullo scorrere della mia vita e delle mie scelte.<BR/>Di fatto, posso parlare della mia piccola esperienza. Ho vissuto di ideali, sempre diversi a volte così contrastanti da farmi sentire poco equilibrata. Non è stata curiosità, bensì un disagio che ogni volta si presentava sotto mentite spoglie. Non guardo un uomo per il suo aspetto fisico, magari, avrei combinato meno danni, ma deve suscitarmi delle cose. Peccato che queste "cose" cambino col cambiar di luna perchè si è mutevoli e inquieti. Io almeno. Da anni ho acquisito un buon equilibrio, ma poichè non sono più una ragazzina... Per cui gli amori della mia vita sono sempre stati funzionali alla ricerca o alla negazione della figura di mio padre, che ho perdonato di recerente per essersene andato quando ero un'adolescente. Era lui il mio ideale che mi aveva tradito. Banale ma tragico al tempo stesso. Quando ho capito questo infernale meccanismo avevo già bruciato sul rogo due mariti, vittime sacrificali che hanno avuto la sventura di incrociare la mia strada. Li ho lasciati andare volentieri però, capivo che ero io che non funzionavo nel modo giusto.<BR/>Viceversa per le amicizie le cose sono andate una meraviglia, mi riferisco all'esperienza che hai riportato. Il linguaggio lo trovo come d'incanto, sono fedele, presente e tollerante e il mio pensiero c'è sempre, la presenza è ovvia. E per la vita. Forse perchè in questo caso non avevo ideali ma seguire (managgia) e ho fatto tutto da me. Sono soddisfatta.<BR/><BR/>Solimano è sempre una mente preziosa. <BR/>Buona serata:)Io andrò al cine con un'amica.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7635096916247104697.post-49758192872248309932009-02-22T13:21:00.000+01:002009-02-22T13:21:00.000+01:00Sabrina, mi rubi il mestiere! O sono io che lo rub...<B>Sabrina</B>, mi rubi il mestiere! O sono io che lo rubo a te... mbah...<BR/>Ho cominciato il <I>fil rouge</I> <B>L'amour est un oiseau rebelle</B> ed ho tutte le intenzioni di continuare a seguirlo perché questo è un argomento su cui si spacciano balle terrificanti, fortunatamente a volte divertenti (per chi si rende conto che sono balle).<BR/>Ma non mi sottraggo, dico un mio possibile approccio a sì delicata questione.<BR/>Mi appoggio a tre formidabili Autori.<BR/>Il primo é <B>Ludwig Wittgenstein</B>, di cui cito due frasi del Tractatus, la prima è notissima, la seconda un po' meno:<BR/><BR/>Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere.<BR/><BR/>Essa (<I>la filosofia</I>) significherà l'indicibile rappresentando chiaro il dicibile.<BR/><BR/>Il secondo è <B>Eugenio Montale</B>, col suo:<BR/> <BR/>Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo<BR/><BR/>Il terzo, o meglio, la terza è <B>Betty Edwards</B> che ha insegnato che per imparare a disegnare è meglio disegnare lo <I>spazio negativo</I>, quello che è attorno o dentro l'oggetto: disegnando lo spazio negativo, alla fine, nel disegno esce l'oggetto, che altrimenti, direttamente, avremmo disegnato peggio perché attingiamo al nostro repertorio di simboli e <I>bla bla</I>.<BR/><BR/>Guarda che io non sono una mammoletta sfuggente, mi piace investigare ed approfondite la questione, non sfuggendo alle mie (ed altrui) responsabilità. Ma è questa la strada che ritengo feconda: falsificare tutto ciò che si dichiara amore e che non lo è. Fatta pulizia, può darsi, <I>può darsi</I>, che appaia un <I>croco in un polveroso prato</I>. Ancora Montale, uno dei pochisimi poeti d'amore, mica come tantissimi, antichi e moderni che, se va bene, esprimono pensieri sull'amore, sono poeti di meta-amore e ne hanno il loro tornaconto, come tutti i meteisti: meta-cinema, meta-libri, meta-arte.<BR/>I <I>meteisti</I> sono come dei gastronomi che invece di mangiare il cibo mangiano il menù.<BR/>E che c'è, se non c'è il <I>meta</I>? L'<B>esperire</B>, l'esperienza, la cosa più semplice, per questo se ne parla poco, dell'esperienza.<BR/>Ti do, ahimè, una brutta notizia: l'amore ideale non c'è, però c'è <I>quella persona lì</I>, a volte c'è anche troppo... o troppo poco...<BR/><BR/>saludos y besos<BR/>SolimanoSolimanohttps://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.com